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Sono curiosa perché so di non sapere

Lettera di una lettrice de “La società che c’è”

Pubblico con piacere quanto ricevuto dalla professoressa Annamaria Lentini dopo aver letto il mio libro.


“Sempre sono stata convinta di essere una persona informata: la politica, la società, l’ambiente sono state oggetto della mia attenzione fin dalla prima giovinezza. Inoltre ho vissuto intensamente gli ultimi cinquant’anni del secolo scorso e, naturalmente, anche questo primo quarto di secolo. Tutto ciò  mi ha consentito di osservare, analizzare, approfondire eventi,  problematiche, guerre, invenzioni. Ribadisco, sempre convinta di essere informata fino a quando non ho letto il libro di Lodovico Mazzero.

Si tratta di un saggio interessante che si presenta con un tratto colloquiale che non scoraggia il lettore, anzi lo accompagna a ripercorrere insieme gli ultimi vent’anni della storia del mondo mettendo a fuoco notizie, immagini, scenari che, il più delle volte, abbiamo conosciuto ma che sono caduti in una zona d’ombra.

Il lavoro di Mazzero ha il pregio di fornire una molteplicità di dati – del resto egli stesso confessa di essere un accumulatore seriale di notizie – che difficilmente troveremmo così ben organizzate e strutturate.

Gli argomenti trattati spaziano in lungo e in largo e, pur con uno sguardo più partecipe verso l’Italia, possono essere definiti come binomi della realtà globale del nostro tempo: povertà/ricchezza; violenza/rispetto;schiavitù/libertà; salute/ malattia; democrazia/Internet;economia/cultura; guerra/pace. E molto altro.

Pur essendo di lettura agevole, a mio parere, non si tratta di un libro da leggere tutto d’un fiato. Come un vino da meditazione va centellinato, assaporato, gustato, senza fretta con qualche pausa per annotare, riflettere, attardarsi.

Molto apprezzabile la scelta di non annotare i nomi dei vari potenti di turno e di segnalare, invece, nelle fittissime note a piè di pagina, le date relative agli eventi. Lo considero un modo elegante di fornire al lettore dati e strumenti per approfondire la materia.

Vorrei suggerire all’autore di ricavare da questo prezioso volume un’edizione più snella da destinare alle scuole superiori. Potrebbe affiancare il testo di Educazione Civica che, in genere, viene appena sfogliato e costituire una fonte ricchissima per il menabò del percorso didattico.”


Grazie Annamaria!

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